La Terra

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Risposte alle domande frequenti

1 - Per quanto tempo posso conservare l'olio?
Olio di Leonardo, se mantenuto nella sua confezione integra ed al riparo da fonti di calore, può conservarsi sino alla data di scadenza indicata nella confezione.
2 - Una volta aperta la confezione entro quanto tempo devo consumare l'olio?
L'olio, se conservato in ambiente adeguato, cioè nella propria confezione lontano da luce e fonti di calore, si può conservare a lungo, almeno fino alla data di scadenza indicata nella confezione.
3 - Qual è il quantitativo minimo da ordinare per una spedizione?
E' possibile acquistare tramite spedizione un quantitativo minimo di una confezione da 4 lattine.
4 - Qual è la tipologia di pagamento accettata?
Il pagamento va effettuato tramite bonifico bancario al momento dell'ordine. Le coordinate del conto verranno fornite al momento dell'ordine.
5 - Quali sono i tempi per confermare l'ordine fatto?
Il prodotto verrà mantenuto impegnato dal ricevimento dell'ordine fino al ricevimento del bonifico che dovrà essere effettuato entro 3 giorni lavorativi dalla richiesta di ordine.
La spedizione minima è di una confezione di cartone contenente 4 lattine da 3 litri
6 - Come faccio ad ordinare Olio di Leonardo?
Olio di Leonardo si può ordinare telefonicamente contattando il numero 3929549604 o inviando una richiesta di ordine attraverso questo sito.
7 - Che tipo di confezione e di formato sono disponibili per Olio di Leonardo?
Olio di Leonardo è confezionato in lattine di metallo da 3 litri.
8 - Le spese di spedizione sono incluse nell'ordine?
Le spese di spedizione sono a carico dell'acquirente e variano in base al quantitativo acquistato.
9 - Come avviene la spedizione?
Olio di Leonardo viene spedito tramite corriere espresso che provvederà a recapitare il prodotto presso l'indirizzo indicato.
10 - Ho effettuato il bonifico, quanto devo attendere per ricevere la merce?
Per rendere più rapida la procedura di evasione d'ordine, consigliamo di inviarci via email il codice CRO della transazione bancaria. Ciò renderà più rapidi i tempi di spedizione. 

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La vendita

Olio di Leonardo può essere acquistato direttamente in azienda (soprattutto durante il periodo della raccolta) oppure può essere spedito in confezioni di cartone da 4 lattine ciascuno.

Le spese di spedizione si intendono a carico dell'acquirente.

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Le olive e l'olio

La Nocellara del Belice: riconoscibilissimo l'albero dal tipico portamento espanso conferitogli dalla potatura. Questa cultivar manifesta la tipica alternanza produttiva che può essere controllata con le potature annuali e con l'irrigazione. La Nocellara, così detta per la forma sferica del frutto, è una cultivar a duplice attitudine in grado di produrre, soprattutto se irrigata, frutti di notevoli dimensioni da destinare alla produzione di olive da mensa. L'olio di questa cultivar è un prodotto di eccellenza dal fruttato intenso, con note di amaro e piccante evidenti e con sentori di carciofo, pomodoro e mandorla conferiti dalla elevata presenza di polifenoli. Chi ama le note piccanti e amare può gustarlo anche subito dopo la molitura. I palati più sensibili lo preferiscono miscelato alla Biancolilla che attenua le note forti conferendogli una certa dolcezza.

La Biancolilla: più che di cultivar qui si deve parlare di cultivar-popolazione il cui denominatore comune è la variazione del colore del frutto che va dal verde intenso al verde molto pallido (sbiancamento) con l'approssimarsi dell'invaiatura fino al rosso-violaceo ad invaiatura avvenuta. L'albero ha un portamento assurgente ma con rami molto flessibili che, nelle annate di carica, si piegano sotto il peso dei frutti tipicamente radunati in grappoli.

La Biancolilla viene coltivata essenzialmente per la produzione di un olio che risulta dolce data la modesta presenza di polifenoli totali. Un olio per palati delicati e talvolta miscelato con olio di Nocellara del Belice per la produzione di blend.

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La raccolta

Il canto stridente delle cicale si spegne lentamente mentre un'altra estate calda giunge al termine tra le folte fronde degli uliveti. L'estate è stata arida come sempre ma gli ulivi hanno mostrato ancora una volta tutta la loro tenacia: le foglie, durante le afose giornate di agosto, sembravano quasi accartocciarsi per il forte caldo, ma adesso l'aria più fresca e le prime piogge danno alle chiome nuovo vigore e le olive approfittano di questa inaspettata frescura.
In campagna ad inizio ottobre ci si comincia a preparare per la raccolta.
Si portano fuori dai magazzini le reti che verranno stese sotto gli alberi durante la raccolta e le cassette forate che ospiteranno le olive prima di essere caricate nei bins per essere trasferite al frantoio. Tutto deve essere pronto quando a metà ottobre inizia la raccolta delle olive, prima della Nocellara e poi della Biancolilla.
Una lunga attesa che si conclude in pochi giorni. Più la raccolta sarà concentrata più uniformi saranno le caratteristiche dell'olio che se ne ricaverà. Si lavora alacremente da mattino a sera sotto gli ulivi, solo qualche pioggia ci distoglie da questo intenso lavoro. Alla sera il raccolto viene subito portato in frantoio dove vi rimane al massimo fino al mattino seguente. In frantoio si attende pazientemente ma quando arriva il proprio turno l'emozione è grande nel vedere il verde oro che d'improvviso, con il suo intenso profumo, pervade tutto quanto.

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Gli uliveti

Gli ulivi della Piana sono stati piantati oltre mezzo secolo fa su un altopiano calcarenitico come rivelato dalle pietre giallo ocra che di tanto in tanto affiorano tra gli alberi.

Dagli ulivi della Piana si estrae un olio extra vergine di oliva dal fruttato medio a dal colore verde  oro che persiste nel tempo. I sentori all'assaggio sono quelli di erba, carciofo e pomodoro.

Alla Piana è piacevole passeggiare tra i lunghi filari e soffermarsi, di tanto in tanto, sotto gli alberi a raccogliere le erbe spontanee che crescono in autunno e deliziano il palato se preparate in gustose ricette tradizionali. Sinapi, qualeddi, burranee sono ottime insaporite dall'olio Di Leonardo appena molito ed accompagnano alla perfezione le buone salsicce di maiale tipiche della zona. Il pranzo ideale, a conclusione di una lunga giornata dedicata alla raccolta delle olive che da queste parti facciamo tra la metà di ottobre ed i primi giorni di novembre.

Alla Piana:SAM 3823

Cultivar: Nocellara del Belice 99%, Giarraffa e Palerma 1% (impollinatore della Nocellara)
Sistema di allevamento: vaso aperto
Coltivazione: in asciutto; da gennaio 2013 coltivazione secondo il metodo biologico
Interventi colturali: semina di miscuglio di leguminose da sovescio per reintegrare la sostanza organica nel terreno
Potatura: annuale, leggera,  mira a sfoltire la chioma e ridurre l'alternanza produttiva tipica della varietà
Raccolta: dalla II e III decade di ottobre
Metodo di raccolta: a mano
Produzione: Olio extra vergine di oliva
Certificazione: Attualmente in conversione e in attesa di certificazione Bio da Sidelcab

In contrada Buturro abbiamo impiantato da circa 18 anni un nuovo uliveto. Qui abbiamo scelto di utilizzare la cultivar Biancolilla cui abbiamo unito alcune piante di Nocellara del Belice. Ricaviamo da Buturro un olio extra vergine di oliva delicato dal dolce sentore di mandorle. Non tutti gli anni, però, si riesce ad ottenere questa piccola produzione cui dedichiamo amorevolmente le nostre cure nell'attesa che gli alberi divengano grandi e forti. E' bello addentrarsi tra gli ulivi di Buturro per perdersi tra i profumi della terra ed i suoni della natura. Solo il fischio del treno, che ogni giorno attraversa queste contrade, ci ridesta da questo magico sogno. 

A Buturro:DSCF5943

Cultivar: Biancolilla 85%, Nocellara del Belice 15%
Sistema di allevamento: vaso aperto
Coltivazione: in asciutto; coltivazione secondo il metodo biologico.
Interventi colturali: semina di miscuglio di leguminose da sovescio per reintegrare la sostanza organica nel terreno
Potatura: annuale, leggera mira a sfoltire la chioma e ridurre l'alternanza produttiva
Raccolta: dalla II e III decade di ottobre
Metodo di raccolta: a mano
Produzione: olio extra vergine di oliva, quantità variabile in funzione dell'annata. Non ancora in commercio.
CertificazioneAttualmente in conversione e in attesa di certificazione Bio da Sidelcab

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Il paesaggio

Il paesaggio è quello delle tipiche coltivazioni a mosaico della Sicilia: oliveti frammisti a vigneti e ai campi coltivati a seminativo caratterizzano le campagne della bassa valle del Belice.

Un tempo le attività agricole gravitavano intorno ai tipici bagli dove le stagioni erano scandite dalla coltivazione della terra, dalle semine e dai raccolti: durante la stagione fredda le potature di vigne e olivi e la raccolta delle erbe spontanee; a febbraio la prima fioritura del mandorlo è già preludio di primavera; negli orti familiari si raccolgono fave, piselli e carciofi per ghiotte ricette tradizionali mentre tutta la campagna si risveglia in un susseguirsi di fioriture, dal pesco al susino, dalla vite al melograno, dal gelso all'ulivo. E' il momento più esaltante ma anche il più delicato: se una sciroccata dovesse abbattersi su tanta ricchezza! L'allegagione dei frutti è appesa ad un soffio di vento...

E poi l'estate arriva calda e prepotente con il suo carico di frutti. Si raccolgono le mandorle, i fichi, l'uva, i fichidindia, si trebbiano i seminativi e si visitano gli uliveti che resistono al gran caldo ed alla assenza prolungata delle piogge. Dalla tarda estate iniziano le arature per preparare i campi ad accogliere il seme del grano duro, a settembre la vendemmia chiude definitivamente l'estate e ad ottobre, infine, la raccolta delle olive.

L'azienda Di Leonardo è una tessera di questo variopinto mosaico che, nel corso delle stagioni, cambia colore continuamente; come se un pittore si divertisse a ridipingere lo stesso soggetto  sostituendo continuamente la tavolozza dei colori a sua disposizione.

Si passa così dai caldi colori ambrati dei tramonti estivi ai verdi brillanti di ottobre, il momento della raccolta; da tutte le tonalità del grigio del cielo d'inverno all'esplosione di giallo, rosso e bianco dei fiori della primavera.

Un paesaggio romantico e drammatico, dalle linee dolci e dai colori decisi nel quale è bello perdersi per ritrovare i ritmi antichi della campagna.

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La terra

Olio di Leonardo nasce tra le dolci colline della valle del Belice, un territorio ricco e suggestivo non lontano dal mare delle isole Egadi.
L'area del Belice abitata già dai Sicani, dagli Elimi, dai Fenici e dai Greci ospita la coltivazione dell'olivo da secoli. Già a Selinunte, sita a pochi chilometri dall'azienda Di Leonardo, la coltivazione degli ulivi rappresentava la principale risorsa economica. Furono i selinuntini a diffondere questa colture nelle valli dell'interno e già loro stessi producevano l'olio, come testimoniano le macine rinvenute in prossimità del tempio E e risalenti al V secolo a.C.
Nel corso dei secoli l'ulivo mantenne la sua importanza economica per il territorio tanto che intorno al 1700 si sviluppò in queste terre un ecotipo locale oggi conosciuto come Nocellara del Belice.

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